Maria Giovanna Dessì

Maria Giovanna Dessì

Maria Giovanna Dessì è una giornalista pubblicista e project manager. Lavora presso Associazione Casa Emmaus Impresa Sociale dove è la responsabile dell'ufficio comunicazione e progettazione. Esercita l'attività di libera professionista nel campo della formazione.
E' presidente e volontaria dell'Associazione Elda Mazzocchi Scarzella

URL sito web: https://mariagiovannadessi.it/

La cura

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Da piccola voleva diventare archeologa, leggeva tantissimi libri e sognava di far parte di una spedizione in Egitto, alla ricerca di tesori nascosti ancora da scoprire. Ha capito di voler fare la farmacista a 19 anni.

"Dopo il diploma mi sono iscritta nella facoltà di Fisica, ma già dal primo semestre mi sono resa conto che non era la mia strada. La scelta di diventare farmacista è stata influenzata dalla famiglia del mio attuale marito, che possedeva una farmacia di famiglia. Una sera ci siamo guardati negli occhi e ci siamo chiesti: "Perché non ci iscriviamo all'università e prendiamo la laurea in Farmacia?" E così abbiamo fatto. Ci siamo laureati insieme e, dopo 11 anni di lavoro in sedi diverse, ora lavoriamo nelle nostre Parafarmacie."

Pamela si è da subito impegnata nel sensibilizzare le persone nell'importanza della prevenzione, ricordando alle donne di fare i controlli al seno, le visite ginecologiche e di monitorare i nei periodicamente. Una diagnosi precoce, racconta, salva la vita.

Sua nonna è morta di tumore al seno. "Non aveva comunicato nulla a noi, ignorava i sintomi. Quando ha avuto il coraggio di parlarne, ormai era troppo tardi".
La malattia per Pamela è stata un fulmine a ciel sereno. Lavorando in farmacia, ha avuto tantissimi pazienti con la stessa diagnosi. Li ha sempre supportati, capendo quanto per loro fosse un momento difficile da affrontare, pieno di sofferenza per tutta la famiglia.

 "Quando mi è stata data la notizia, non ho avuto neanche il tempo di pensare, ma solo di agire. Sapevo che la battaglia sarebbe stata tosta, ma i pazienti che ho incontrato in 12 anni di lavoro mi hanno preparato molto bene."

Da quel triste giorno però qualcosa è cambiato. Da allora, quando le persone entrano in parafarmacia, non vedono più Pamela solo come la farmacista dietro il bancone. C'è qualcosa in più nel suo sguardo, che racconta di una solidarietà profonda e di un'empatia speciale, che cura. Le persone sanno che lei capisce cosa stanno affrontando. A lei raccontano le loro storie e lei racconta la sua, andando oltre la semplice erogazione di un servizio.

Pamela continua a promuovere ogni giorno l'importanza della prevenzione, supportando le donne nel fare i controlli costanti. Donne che hanno trovato in lei un vero tesoro, ancora più prezioso di quello che lei sognava di scoprire in Egitto.

 

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Il progetto ASSI In Evidenza

Il progetto ASSI

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Il progetto ASSI, ideato e coordinato da CONCORD, mira a valorizzare i contributi dei territori nella diffusione della cultura della sostenibilità, in particolare attraverso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il progetto, della durata di un anno, coinvolge attivamente cinque regioni italiane – Puglia, Lazio, Marche, Emilia-Romagna e Sardegna – regioni scelte perché rappresentative delle diverse realtà italiane (nord, centro, sud e isole). Per la coordinatrice del progetto Paola Berbeglia il senso di strutture di coordinamento come Concord Italia è di dare rilevanza a quanto succede nei territori, rileggendolo in una cornice comune. Interloquire con le istituzioni nazionali porta a dare valore a quanto fatto localmente. L’unione fa ancora la forza.

Con grande felicità, le attività previste per la Sardegna si sono svolte a Domusnovas. Nello specifico, mi sono occupata di portare avanti l'attività all’interno delle scuole, attraverso la realizzazione di un laboratorio di Educazione alla Cittadinanza Globale e Sostenibilità. Con me gli sportagents, i 10 giovani adolescenti protagonisti del progetto #sportpower e impegnati in un percorso formativo per diventare nuovi tutor di comunità e agenti di cambiamento. Potevano non esserci anche in questo nuovo progetto?

Le attività a scuola si sono svolte ad aprile e hanno coinvolto gli alunni della classe 4C del plesso di Via Monti dell'Istituto Comprensivo F.Meloni di Domusnovas e le insegnanti Muntoni Alessandra e Allori Alessandra. I laboratori sono stati organizzati tenendo conto delle linee guida del progetto e hanno visto i bambini lavorare in gruppo in tutte le attività.

Nel primo incontro abbiamo giocato insieme per conoscerci e "rompere il ghiaccio". Attraverso un brainstorming, abbiamo provato a elencare delle parole che potessero descrivere la cittadinanza attiva e globale e insieme abbiamo trovato una definizione. Gli alunni divisi in due gruppi hanno poi lavorato nell'ideazione di due città, disegnandole e spiegando i motivi che le rendevano "sostenibili" e "globali".  Ogni gruppo, coordinato da un sindaco eletto per maggioranza, ha poi redatto un programma settimanale di accoglienza per i visitatori delle città, mettendo in luce le attività più "innovative". A seguito di questi incontri in classe, grazie al supporto della guida Paolo Soletta, di Fiorenzo Casti e Roberta Cadoni del "Consorzio Natura Viva Sardegna", abbiamo organizzato due lezioni di storia e geografia all'aria aperta, in uno dei nostri luoghi del "cuore" del paese: il nuraghe "Sa Domu De S'Orcu".

Fare lezione all'aria aperta è stato davvero bello e defaticante, soprattutto per gli alunni, felici e entusiasti di imparare circondati da tanta bellezza e tante pecorelle. In queste lezioni, seduti nei prati, abbiamo osservato, disegnato e scoperto tante curiosità sul sito archeologico e sull'ambiente circostante.

Dichiarano le maestre Muntoni e Allori: "La classe 4C ha partecipato con grande entusiasmo al progetto "Assi". Gli alunni hanno avuto l'opportunità di sperimentare e di essere protagonisti come cittadini attivi del futuro, rispettando le linee guida interdisciplinari presenti nella programmazione didattica annuale, che include gli obiettivi dell'Agenda 2030. Desideriamo ringraziare la dirigente scolastica Marta Putzulu e l'associazione Elda Mazzocchi per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto."

Gli apprendimenti di questi incontri verranno raccontati dai bambini stessi, mercoledì 24 aprile, ai compagni di un'altra classe 4, del plesso di Via Cagliari. Ma non solo. Il 7 maggio andrò con gli sportagents a Roma, dove si svolgerà l'evento finale del progetto, per raccontare anche ai protagonisti delle altre regioni quanto svolto in Sardegna. 

Da questa attività abbiamo capito quanto i bambini siano sensibili alle tematiche ambientali, quanto siano precisi e attenti nel portare a termine un compito. Nelle città da loro inventate "Gratislandia", dove non servono i soldi e dove i parchi per giocare sono tanti quante le case e "Il mondo dei sogni", dove i cittadini si alternano per pulire gli spazi e tutto si ricicla, c'è tanto da imparare e su cui riflettere.

Un ringraziamento alle maestre per il supporto e alla dirigente scolastica prof.Marta Putzulu, sempre disponibile ad accogliere i progetti esterni proposti dall'associazione Elda Mazzocchi Scarzella.

Oltre ai laboratori nelle scuole, il progetto ASSI in Sardegna prevede altre attività, tra le quali un osservatorio, che come ci racconta Aldo Dessì, vice presidente Arci Sud Sardegna, rappresenta una grande opportunità per censire e promuovere tutte le iniziative dedicate alla promozione dell'Agenda 2030 portate avanti in Sardegna e una ricerca. Su questo Monica Sabeddu, responsabile dell'attività racconta: "è evidente che anche tra i cittadini sardi si è rafforzata la consapevolezza rispetto ai temi ambientali e dell'inclusione sociale. Sorprende anche la quantità di stakeholders che hanno posto tali obiettivi tra le priorità della loro azione".

ASSI, un progetto di Concord Italia, parte della Confederazione europea che rappresenta 2600 ONG e associazioni della società civile in abito di cooperazione allo sviluppo umanitario è l'acronimo di Azioni per lo Sviluppo Sostenibile integrate. Realizzato nell’ambito dell’Avviso pubblico per proposte di iniziative a supporto dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile – Vettore “Cultura della Sostenibilità” (SNSVS3) è finanziato dal MASE (Ministero per l’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

 

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Il salto

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Da piccola sognava di fare la parrucchiera, ma poi negli anni è nata in lei  la voglia di viaggiare e l’amore per l’ascolto, la comprensione e il supporto al prossimo. L'unione di queste due passioni ha dato vita alla professionista che oggi vi presento.

Priscilla, dopo il diploma come ragioniera, si è iscritta all'università per studiare psicologia. Nel frattempo ha fatto diversi lavori e esperienze. Call center, operatrice di ludoteca, operatrice psico-educativa nei servizi territoriali, tutor psico-didattica, gelataia e una parentesi da cameriera, dove racconta: “ho potuto farmi dei muscoli importanti (veri e metaforici) e scoprire quel tipo di vita. Lavoravo dal lunedì al sabato e la domenica ricevevo i miei pazienti in studio. Sono stati anni tosti ma che sono stati necessari a fare domanda di passaporto e spiccare il volo”

Tra le sue passioni, comprendere gli altri, è stata sempre quella prevalente: dai pensieri, alle culture di un luogo, alle spezie, alle usanze. 

Abilità questa che faceva parte di lei già da piccola, racconta infatti:" anche quando studiavo letteratura mi soffermavo e mi appassionavo a comprendere il modo di pensare di un autore e così all’interrogazione andavo a braccio."

Priscilla ha sempre sognato di girare il mondo, ma è forte in lei la consapevolezza di quanto ha potuto darle la Sardegna, nel bene e nel male. Si definisce una sarda fino al midollo e per quanto la sua curiosità continuerà a portarla fuori, conclude: "avrò sempre uno spazio nel cuore per la mia terra.  Vivere nel mio paese mi ha fatto sperimentare la cura, usanze antiche e profumi speciali. D'altra parte ho anche capito cosa significhi avere un occhio sempre addosso. Sensazione che ricorda molto la dinamica del palcoscenico, dove c’è sempre qualcuno che ci osserva. “

Priscilla oggi, dopo un mese a Bali, in Indonesia, si trova in Australia e lavora come psicologa online. I suoi clienti vengono da diverse parti della Sardegna e dell'Italia. 

Quando le chiedo quale sarà la prossima meta mi risponde così: "Per i prossimi sei mesi sarò qui. Però sicuramente vorrei approfittare di avere il Giappone, che è così relativamente vicino, la Thailandia, il Vietnam. E nel mentre l'Europa sta già sussurrando! La Scozia e l'Irlanda mi chiamano da tanto e ancora non ci sono mai stata."

Per Priscilla non è stato semplice fare il salto verso l'altra parte dal mondo, ma in fondo, nonostante la distanza, le ha permesso di realizzare entrambi i suoi sogni.

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I centrini sospesi

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Parte dall’idea di quattro donne, unite dalla passione comune per l’uncinetto, il progetto “Centrini Sospesi” installazione inaugurata ieri nel Corso Repubblica del paese di Domusnovas. Si tratta di un’opera artistica formata da 107 centrini, la maggior parte realizzati durante l’inverno, altri ricordi preziosi risalenti ai primi del 900.

Le protagoniste del progetto sono Paola(ritratta nella foto sotto), Isabella, Rita, Alessandra. Donne con età, storie e percorsi differenti, intrecciati grazie all’obiettivo comune di risvegliare l’interesse per l’arte dell’uncinetto e promuoverne lo sviluppo. 

L’uncinetto, diversamente da come si potrebbe pensare - affermano le protagoniste del progetto - è una passione non solo delle persone anziane. Soprattutto negli ultimi anni, infatti, grazie anche ai vari social, ha visto una veloce diffusione anche tra i giovani. Nella rete, si possono trovare diverse influencer attive sul tema, e non esclusivamente donne. Isabella, la più giovane del gruppo, ha proprio imparato guardando dei tutorial su YouTube. Paola, ideatrice del progetto, che ha poi coinvolto le altre donne, ha iniziato ad appena 9 anni, grazie agli insegnamenti della zia, sorella della madre. Così come Rita, che ha imparato dalla madre. Diversa la storia di Alessandra che ha incontrato la passione in edicola, osservando e acquistando nella storica edicola di signor Cardia i primi giornali dedicati al tema. Affermano le protagoniste: “Con l’uncinetto si può creare tutto ciò che la nostra fantasia ci propone, non solo centrini o oggettistica per la casa. L’unico aspetto di cui tener conto è che questa passione necessità di una grande attenzione, di una bona vista e di tanta manualità. Sbagliare un punto significa rifare tutto da capo.” Un’attività con tanti benefici da diversi punti di vista e che oltre all’energia creativa e alla bellezza che permette di creare contribuisce a ridurre lo stress, ad abbassare l’ansia e aumentare la fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.

Il futuro del progetto è già oggi, con la programmazione di nuove installazioni in diverse zone del paese.

Queste donne senza saperlo sono delle vere e proprie programmatrici, la matematica e la geometria sono infatti alla base dei loro intrecci. Intrecci che costruiscono reti preziose formate da persone accomunate dallo stesso obiettivo di donare bellezza alla comunità.

Il progetto “centrini sospesi” è realizzato con il patrocinio del Comune di Domusnovas e con il supporto dell’Associazione Francesco Lamieri.

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